Il frico è un piatto tradizionale del Friuli Venezia Giulia, noto per la sua semplicità e per il gusto inconfondibile.
La ricetta del frico è legata alla Carnia, un territorio montano del Friuli Venezia Giulia, nella zona nord della provincia di Udine.
Le origini del frico risalgono al XV secolo, quando il Maestro Martino da Como, celebre cuoco del Patriarca di Aquileia Ludovico Trevisan, ne documentò una delle prime ricette nel suo libro “De Arte Coquinaria”.
La preparazione consisteva nel cuocere i ritagli di formaggio (le “strissulis” nella lingua friulana) dopo averli grattugiati, fino ad ottenere una sorta di frittella croccante e saporita.
La ricetta tradizionale prevede l’uso di patate e formaggio Montasio, un formaggio friulano DOP a pasta semidura, prodotto con latte vaccino e disponibile in varie stagionature.
Il frico esiste in due principali varianti: il frico friabile, preparato esclusivamente con formaggio, e il frico morbido, che include anche patate e cipolle.
Nel tempo, la ricetta del frico si è evoluta e oggi viene preparato con l’aggiunta di vari ingredienti come cipolle e, in alcune località, erbe aromatiche .
Una delle leggende più affascinanti legate al frico riguarda Sant’Ermacora, il Santo Patrono di Udine (12 luglio) che, secondo la tradizione, avrebbe contribuito alla creazione di questo piatto durante i suoi viaggi per la regione..
“”La leggenda di Sant’Ermacora legata al frico è una delle storie affascinanti che arricchiscono la tradizione culinaria del Friuli Venezia Giulia. Secondo la leggenda, Sant’Ermacora, il primo vescovo e patrono di Aquileia, durante uno dei suoi viaggi per diffondere la fede cristiana nella regione, si fermò presso la casa di alcuni boscaioli. Questi, per accogliere degnamente il santo, prepararono un pasto con gli ingredienti che avevano a disposizione: formaggio, acqua calda e fredda, e aceto.””
Questa leggenda, sebbene non confermata storicamente, contribuisce a mantenere vivo il legame tra la cucina tradizionale friulana e la sua storia, rendendo il frico un vero simbolo di identità culturale.
Il frico, nella versione originaria descritta in questa leggenda, era quindi un piatto semplice, fatto con pochi ingredienti disponibili anche nelle case più umili, un piatto povero nato per evitare lo spreco dei ritagli di formaggio.
Nel corso dei secoli, il frico è passato da essere un alimento per boscaioli e contadini a un piatto prelibato servito durante le festività e le celebrazioni.
Oggi è un simbolo della cucina friulana e un esempio di come la cucina tradizione possa evolversi mantenendo salde le proprie radici.
Il termine “frico” ha origini antiche e affascinanti, che riflettono la storia e le tradizioni della regione Friuli Venezia Giulia. L’etimologia del nome “frico” deriva dal verbo friulano “fricare,” che significa “sfregare” o “grattare.”
Questo verbo descrive perfettamente uno dei processi fondamentali della preparazione del frico: la grattugiatura del formaggio.
La parola “frico” si è quindi evoluta per rappresentare non solo l’azione di grattugiare, ma anche il prodotto finale: una pietanza croccante e saporita ottenuta attraverso la cottura del formaggio grattugiato in padella.
Un’altra curiosità legata al nome “frico” è la sua variazione linguistica nelle diverse zone del Friuli.
In alcune aree, è chiamato “fricò” o “fric,” mostrando come il dialetto locale influenzi la terminologia culinaria.
Questa diversità linguistica testimonia la ricchezza culturale della regione e la diffusione del piatto in vari contesti locali.
Inoltre, esistono documenti storici che attestano l’uso del termine “frico” già nel Medioevo, quando veniva preparato in modo simile a oggi, confermando che il nome ha radici profonde nella storia gastronomica del Friuli.
Ogni boccone di frico racchiude secoli di storia e tradizione friulana.
Realizzato con formaggi locali e ingredienti genuini.
Un piatto che conquista il palato con il suo sapore ricco e la sua consistenza perfetta.
Il frico “morbido” è un piatto tradizionale friulano a base di formaggio e patate, semplice da preparare e delizioso da gustare.
Di seguito trovi la ricetta dettagliata, con indicazione degli ingredienti, degli strumenti necessari e le istruzioni passo-passo.
Ingredienti (per 4 persone)
Strumenti
COME PREPARARE IL VERO FRICO FRIULANO
1. Preparazione degli ingredienti:
2. Cottura:
3. Servire:
Il frico è un piatto unico, si sposa a meraviglia con la polenta friulana a cui viene sempre accompagnato, magari con l’aggiunta di funghi porcini in padella o sughi importanti come quello di cervo o capriolo.
E’ un ottimo secondo piatto, ma può essere anche condiviso tra i commensali. Vi basterà servirlo a centro tavola, una volta raffreddato un pò si taglia a quadratini che tutti possono assaggiare.
Il frico friabile è perfetto come aperitivo per accompagnare una tagliere di salumi tipici friulani, può essere usato al posto del pane per creare gustose tartine.
Gli abbinamenti col vino spaziano dai vini rossi corposi come il Refosco dal Peduncolo rosso e il Cabernet Franc, se accompagniamo il frico con sughi intensi, mentre saranno perfetti i grandi bianchi friulani come il tipico Friulano e la Ribolla gialla se il frico è usato come antipasto con salumi.
Un abbinamento insolito ma super riuscito è quello con la Ribolla Gialla spumantizzata che con le sue bollicine renderà più leggero il frico e, con la sua asprezza, andrà in contrasto con la sapidità del formaggio.
L’ingrediente principale del frico è il MONTASIO.
Il formaggio naturalmente privo di lattosio.
Il Montasio è un formaggio tipico del Friuli Venezia Giulia, a pasta cotta semidura, dal caratteristico sapore delicato ed equilibrato.
Il Montasio è un formaggio naturalmente privo di lattosio, prodotto esclusivamente con latte di Pezzata Rossa Friulana e si può trovare di 4 diversi tipi in base alla stagionatura: fresco (2-4 mesi), mezzano (5-10 mesi), stagionato (10-18 mesi) e stravecchio (oltre i 18 mesi).
Questo formaggio è tutelato dal Consorzio Montasio dal 1984 per volere degli stessi produttori, è una DOP Denominazione di Origine Protetta dal 1996.
Il Montasio deve rispettare dei requisiti per garantirne l’autenticità: può essere prodotto solo nelle province del Friuli Venezia Giulia e nelle province confinanti del Veneto Orientale; il latte viene lavorato crudo o termizzato, mai pastorizzato; la caratteristica scritta “Montasio” impressa sulle forme appena prodotte ne certifica l’origine e comprova il rispetto del disciplinare di produzione.
Una variante popolare è il frico con cipolle. In questa versione, le cipolle sono l’ingrediente principale insieme al formaggio. Le cipolle vengono cotte lentamente fino a diventare morbide e caramellate, poi mescolate con il formaggio grattugiato. Questa variante ha un sapore più dolce e intenso, grazie alla caramellizzazione delle cipolle.
Tra le versioni più tipiche del frico troviamo quella con l’aggiunta di due erbe aromatiche tipiche del Friuli Venezia Giulia: lo sclopit (silene selvaticco), amatissimo in Friuli, e gli urticions (luppolo selvatico). Queste erbe aggiungono freschezza e un aroma particolare al piatto, arricchendo il sapore del formaggio. Le erbe vengono generalmente aggiunte alla miscela di formaggio e patate prima della cottura.
Una variante più sostanziosa del frico prevede l’aggiunta di salsiccia. La salsiccia viene sbriciolata e cotta separatamente, poi aggiunta alla miscela di formaggio e patate. Questa versione è particolarmente saporita e adatta ai mesi invernali, quando si preferiscono piatti più ricchi e calorici.
In alcune zone del Friuli, si può trovare una variante del frico con l’aggiunta di zucca. La zucca viene grattugiata e mescolata con il formaggio, creando una combinazione dolce e salata molto piacevole. Questa versione è perfetta per l’autunno, quando la zucca è di stagione.
Una variante meno comune ma molto interessante è il frico con mele. Le mele vengono grattugiate o tagliate a fettine sottili e aggiunte alla miscela di formaggio. Il risultato è un piatto dal gusto sorprendente, dove la dolcezza delle mele contrasta con il sapore sapido del formaggio.
COME PREPARARE IL VERO FRICO FRIULANO
Le varianti del frico dimostrano la versatilità di questo piatto tradizionale friulano.
Che si scelga la versione classica con patate o una delle tante varianti creative, il frico rimane una testimonianza della ricca tradizione culinaria del Friuli Venezia Giulia.
In commercio si trovano anche le buste di preparato per frico, per poter cucinare velocemente, senza dover preparare e dosare gli ingredienti; con il Frico Mix potrai inoltre personalizzare il tuo frico e sperimentare nuove varianti in ogni occasione.
Ogni variante offre un’esperienza gustativa unica, pur mantenendo l’essenza autentica del frico.